Il Lucentis approvato in Europa per il trattamento della CNV miopica

24 luglio 2013

Il farmaco anti-VEGF ranibizumab (Lucentis, Novartis) ha ricevuto lo scorso 5 luglio l’autorizzazione della Commissione Europea per l’uso nel trattamento della neovascolarizzazione coroideale (CNV) secondaria a miopia patologica. 

Il ranibizumab è il primo ed unico farmaco ad essere stato ufficialmente approvato per questa patologia, a seguito dello studio RADIANCE che ne ha dimostrata la sicurezza e l’efficacia.  Dopo un anno, con una media di due sole iniezioni, è stato riportato dallo studio un miglioramento medio dell’acuità visiva fino a 14 lettere. 

"Una decisione importante e molto attesa", ha commentato il Prof. Paolo Lanzetta. "Da tempo sapevamo che il trattamento con anti-VEGF era la strada da seguire in alternativa alla terapia fotodinamica (PDT), di ben poca efficacia in questa patologia". 

La miopia patologica colpisce prevalentemente  gli adulti in età lavorativa e interessa l’1-3% della popolazione mondiale.  La CNV è una delle più comuni e gravi complicazioni e, non trattata, causa danni irreversibili alla vista nel 90% dei casi. 

Secondo l’indicazione europea, il trattamento della CNV miopica inizia con una singola iniezione a cui fa seguito un regime personalizzato di ritrattamento in base a parametri anatomici e funzionali.  Un controllo mensile per i primi due mesi  e almeno trimestrale nel periodo successivo è necessario per seguire l’evoluzione della patologia e l’effetto della cura nel singolo paziente.

Nell’ambito dello studio RADIANCE,  rapidi miglioramenti di acuità visiva e una sensibile riduzione dei vasi anomali della CNV e dello spessore retinico sono stati riscontrati in più del  70% dei pazienti dopo la prima iniezione. 

"Siamo impegnati nella piena comprensione della retina medica e nel soddisfare le esigenze disattese dei pazienti. Questa quarta indicazione per il nostro innovativo farmaco, ranibizumab, dimostra quanta strada abbiamo fatto dal suo lancio, nel 2006”, ha dichiarato Tim Wright, Global Head of Development, Novartis Pharmaceuticals. “Ci aspettiamo che l’uso di ranibizumab cambi in modo significativo il trattamento della CNV miopica”.


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