Il Global Trachoma Mapping Project, un progetto imponente e ambizioso che in tre anni ha raccolto dati da 2,6 milioni di partecipanti. Questo grazie ai ricercatori operativi in 29 stati in giro per il mondo che hanno raccolto e condiviso le informazioni sulla diffusione del tracoma tramite gli smarphone in loro possesso.
La ricerca è stata finanziata dal consorzio Sightsavers, dalla Gran Bretagna, dagli Stati Uniti e dall'OMS, e ha coinvolto 550 team di volontari tra medici e infermiere, insieme a 30 ministeri che hanno fornito supporto tecnico, staff, supervisioni e veicoli, in un totale di circa 2,500 persone. I dati raccolti in tempo reale tramite smartphone sono stati salvati in un server ad Atlanta, sottoposti a selezione e valutazione e infine inviati ai governo locali per l'analisi, l'approvazione e la pubblicazione.
Ciò ha portato ad una mappatura globale della diffusione del tracoma, che può quindi permettere alle varie nazioni di individuare le aree endemiche e procedere con campagne di prevenzione e trattamenti sanitari. L'obiettivo finale mira ad eradicare totalmente il tracoma entro il 2020.
Secondo la dottoressa Caroline Harper, CEO di Sightsavers, “questa è una ricerca senza precedenti in quanto a dimensioni e a precisione delle informazioni raccolte sul tracoma, e segna un precedente molto incoraggiante per la strategia nel lotta contro altre tipologie di malattie tropicali.”