Retina in Progress: Il Futuro della Chirurgia Vitreoretinica

13 maggio 2021

In occasione della terza giornata della decima edizione di Retina in Progress 2021, il Professor Lanzetta ha parlato delle più recenti innovazioni nel campo della chirurgia retinica in termini sia di tecnica chirurgica che delle più recenti e moderne tecnologie nate allo scopo di migliorare la precisione e il controllo del chirurgo in sala operatoria. Dalla prima vitrectomia a cielo aperto di Kasner nel 1966 e il primo vitrectomo di Machemer nel 1972 esposti nell’introduzione, il Prof. Lanzetta ha preso in esame il rapido sviluppo dei macchinari e delle tecniche chirurgiche, che oggi toccano temi di estrema rilevanza come realtà virtuale, robotica, e realtà aumentata. Ambiti che si stanno velocemente facendo strada in tutti i campi dell'oftalmologia di nuova generazione.

Nel discorso elaborato dal Prof. Lanzetta insieme alla Dott.ssa Sarao e al Dott. Veritti, si delinea l’importanza della realtà virtuale e aumentata nella formazione chirurgica degli specializzandi e nell’aggiornamento degli specialisti alle nuove tecniche.
Sistemi come Ngenuity (Alcon) e Beyeonics One (Beyeonics) e si stanno inoltre facendo strada nelle sale operatorie, e si preparano a sostituire gradualmente il microscopio oftalmico.
I sistemi heads-up come Ngenuity forniscono una visione tridimensionale attraverso uno schermo Ultra-HD, mentre i sistemi HWD (Head Wearable Display) si avvalorano di un sistema con elmetto e visore, permettendo al chirurgo di visualizzare le informazioni aggiuntive espresse direttamente nel campo visivo del chirurgo.
Questi sistemi permettono di ottenere un’amplificazione dell'immagine, una regolazione del contrasto e una vasta gamma di opzioni per migliorare le prestazioni del chirurgo.

Durante la presentazione, il Prof. Lanzetta ha parlato anche di un altro settore di estremo interesse per l’oftalmologia del futuro: la chirurgia robotica. Esistono già macchinari di questo tipo da anni; tra i più conosciuti il Da Vinci, Preceyes, il KU Leuwen e l’Axsis.
Questi sistemi permettono di correggere anche il minimo movimento inconsulto del chirurgo, nonché il tremore della mano del chirurgo, migliorando di conseguenza l’accuratezza e la stabilità durante un’operazione di microchirurgia oculare.

Tra la più quotate future prospettive della chirurgia vitreoretinica e del futuro della medicina stessa ci sono le nanotecnologie, ha detto il Prof. Lanzetta durante la sua presentazione, nello specifico la possibilità - già testata nel 2018 - di iniettare nanomacchine magneticamente controllate che possono effettuare un precisissimo drug-delivery, portando il principio attivo direttamente nel luogo interessato con una precisione microscopica, o nanocristalli ingegnerizzati sperimentali, detti Quantum Dots, che possono supplire alla carenza di cellule retiniche attive in pazienti affetti da Retinite Pigmentosa, convertendo l’energia luminosa in energia elettrica e stimolando così i percorsi neurali della retina.




Fonti: 

  • Wu Z, Troll J, Jeong HH, Wei Q, Stang M, Ziemssen F, Wang Z, Dong M, Schnichels S, Qiu T, Fischer P. A swarm of slippery micropropellers penetrates the vitreous body of the eye. Sci Adv. 2018 Nov 2;4(11):eaat4388. doi: 10.1126/sciadv.aat4388. PMID: 30406201; PMCID: PMC6214640.
  • Jackson TL, Mandava N, Quiroz-Mercado H, Benage M, Garcia-Aguirre G, Morales-Canton V, Wilbur L, Olson J. Intravitreal quantum dots for retinitis pigmentosa: a first-in-human safety study. Nanomedicine (Lond). 2021 Apr;16(8):617-626. doi: 10.2217/nnm-2020-0471. Epub 2021 Mar 19. PMID: 33739144.



 homeiemo

AISDO Onlus
Destina il 5 x 1000 ad AISDO

Privacy Policy  | Cookies info