Un gruppo di esperti consiglia le strategie utili per il depistaggio precoce della CNV nell’occhio controlaterale

25 marzo 2020

Nei pazienti con degenerazione maculare senile umida (AMD) unilaterale è molto importante monitorare e prevenire per tempo lo sviluppo della malattia anche nell’altro occhio. È ciò che un gruppo di esperti di Vision Academy, tra cui il Professor Paolo Lanzetta, Direttore di IEMO, ha spiegato in un recente articolo pubblicato su Retina. L’AMD è una malattia tendenzialmente bilaterale, ma può inizialmente colpire un occhio solo: secondo i dati riportati nello studio, la malattia è presente bilateralmente nel 26,8% dei pazienti dopo quattro anni, con un’incidenza annuale di circa il 10%. 

Il coinvolgimento del secondo occhio porta inevitabilmente ad un sostanziale peggioramento della qualità di vita del paziente, a perdita di indipendenza e a difficoltà nello svolgere le azioni quotidiane. Per questo motivo, affermano gli autori dello studio, è molto importante prevenire e tenere monitorata la situazione dell’altro occhio. 

La mancata diagnosi in tempi brevi è spesso dovuta al paziente stesso, che non accusa sintomi grazie ai ben noti meccanismi di compensazione cerebrale, o perché spera che questi, quando ancora lievi, si sistemino da soli. Gli autori dello studio suggeriscono invece di informare i pazienti che una diagnosi precoce della CNV nell’occhio “sano” ha un peso sostanziale sui risultati visivi a lungo termine. 

Tra le modalità di monitoraggio e diagnosi che lo studio suggerisce troviamo la classica Griglia di Amsler, il test dell’acuità visiva e l’imaging multimodale. Il monitoraggio da casa è ora sempre più a portata di mano grazie alle nuove tecnologie, come le applicazioni per smartphone e tablet, che consentono di utilizzare degli efficaci software di imaging e test per la misurazione dell’acuità visiva, della sensibilità al contrasto e delle soglie di luminanza. Tuttavia, la curva di apprendimento dei pazienti per l’uso di queste tecnologie può essere un ostacolo. In futuro si assisterà anche ad un uso sempre più frequente di tecnologie OCT home-based.

“I pazienti devono essere educati ad auto-monitorare la loro vista e i loro occhi di frequente, e a notare i sintomi della malattia in quanto questo favorisce la diagnosi precoce. Idealmente, i pazienti dovrebbero integrare queste pratiche nella loro routine settimanale”, spiegano gli autori nello studio. “Nei paesi dove le tecnologie di monitoraggio a domicilio sono già in commercio, se ne raccomanda l’uso per la salute generale dei pazienti”. 

Sulla base di una revisione della letteratura sull’argomento e di una conferenza di consenso, gli autori dello studio hanno elaborato una serie di raccomandazioni per tenere monitorato l’occhio “sano” in pazienti con AMD unilaterale, che comprendono l’educazione del paziente a riconoscere e riportare velocemente i primi sintomi anche attraverso tecnologie home-based esistenti, l’esame dell’occhio “sano” ogni tre o quattro mesi, e le modalità di test per fare monitoraggio e decidere il miglior trattamento da seguire. 

 

Fonte: Wong TY, Lanzetta P, Bandello F, Eldem B, Navarro R, Lövestam-Adrian M, Loewenstein A. CURRENT CONCEPTS AND MODALITIES FOR MONITORING THE FELLOW EYE IN NEOVASCULAR AGE-RELATED MACULAR DEGENERATION: An Expert Panel Consensus. Retina. 2020 Feb 4. doi: 10.1097/IAE.0000000000002768. 


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