Occlusione Venosa Retinica di Branca (BRVO)

Cos’è? 

Un’occlusione venosa comprende una serie di processi che iniziano con un punto in comune: un’ostruzione nella normale circolazione sanguigna delle vene della retina. Questo provoca di conseguenza atrofie, edemi ed ischemie.

Esistono due forme principali di occlusione venosa: la CRVO, ossia l’occlusione retinica della vena centrale e la BRVO, la cosiddetta occlusione venosa retinica di branca.

Qui di seguito analizzeremo la CRVO, l’occlusione venosa retinica centrale.

I Sintomi

Come dice lo stesso termine, si ha una CRVO quando un trombo blocca la vena retinica centrale, una vena essenziale dell’occhio che corre all’altezza del nervo ottico ed ha il compito di drenare il sangue in uscita dalla retina.

Occludere questa vena significa chiudere un’importante via di uscita del flusso sanguigno, e questo può avere conseguenze gravi nell’arco di giorni o settimane. Questa condizione infatti provoca un “ingorgo” di sangue che può causare versamenti di liquido negli strati della retina, detti edemi.

Questo causa una visione sfocata che può degenerare in una perdita progressiva della vista ed una visione distorta. Si tratta di un  processo  indolore, e gli unici sintomi sono quelli visivi. Proprio per questo è raccomandato in questi casi rivolgersi tempestivamente ad uno specialista qualora si notino simili disturbi. 

Fattori di rischio

L’occlusione venosa retinica centrale è molto comune nei pazienti affetti da patologie pregresse come il glaucoma, il diabete, l’ipertensione, colesterolo alto, anomalie della coagulazione e patologie cardiocircolatorie. Può tuttavia emergere anche in persone senza queste predisposizioni: anche il fumo di sigaretta è un grosso fattore di rischio.

Diagnosi

L’occlusione venosa retinica si diagnostica correttamente con l’esame del fondo oculare e altri esami specifici, come l’OCT, la fluorangiografia e l’angiografia OCT, tutti sistemi tecnologicamente avanzati per esplorare a fondo la retina e i vasi sanguigni dell’occhio.

Questo tipo di esami diagnostici servono anche per tenere sotto controllo il decorso della malattia e gli effetti della terapia utilizzata.

Anche sottoporsi a controlli periodici come esami del sangue, controlli dei livelli di glicemia e del colesterolo, elettrocardiogramma e esame ecodoppler per monitorare l’apparato cardiocircolatorio può  essere utile per tenersi sotto controllo e rilevare anomalie.

Complicanze

Nel 75% dei casi una CRVO non causa una condizione detta di ischemia. E pertanto non ha nell’immediato conseguenze gravi. Tuttavia, in quel 25% in cui si sviluppa una CRVO ischemica, i tessuti della retina iniziano a perdere il proprio apporto di ossigeno, e questo può portare ad una rapida perdita della vista, alla crescita di vasi sanguigni anomali e una potenziale irreversibile cecità parziale.

Mantenere sotto controllo la patologia può scongiurare l’insorgenza di questa ultima grave complicanza.

Il Trattamento

La terapia con iniezioni intravitreali di anti-VEGF si è  dimostrata particolarmente efficace per mantenere sotto controllo la patologia. Le iniezioni intraoculari infatti contribuiscono a ridurre l’edema e l'infiammazione, migliorando di conseguenza la qualità della vista.

A queste possono essere associate la terapia laser per cauterizzare eventuali vasi sanguigni più resistenti, specialmente in caso di rischio ischemico, La terapia con corticosteroidi intravitreali può essere considerata un’alternativa alle terapie con anti-VEGF. 

Per quanto questi trattamenti possano tenere la patologia sotto controllo, ad oggi non è ancora possibile risolvere del tutto il problema. Un paziente con una CRVO avrà quindi bisogno di recarsi periodicamente dallo specialista per il controllo e per la terapia..

Meglio prevenire

La miglior cura è la prevenzione, anche in questo caso. Una diagnosi precoce è essenziale per ridurre al minimo la perdita di acuità visiva, e per fare ciò è essenziale presentarsi regolarmente dallo specialista per una visita di controllo.

Si può inoltre ridurre il rischio di essere colpiti da questa patologia mantenendo sotto controllo la propria pressione sanguigna, il proprio colesterolo, facendo moto e specialmente rinunciando al fumo di sigaretta.

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