Le iniezioni intravitreali di anti-VEGF hanno permesso alla maggior parte dei paesi industrializzati di compiere un significativo passo in avanti nella lotta all’ipovisione legata alla degenerazione maculare senile (AMD).
Purtroppo l’Italia fa eccezione: ostacoli burocratici, un sistema farraginoso che genera ritardi e lentezze, oltre che la chiusura verso modelli di gestione ambulatoriale ormai consolidati altrove, fanno sì che i risultati nella pratica clinica restino nettamente inferiori al potenziale offerto dalla terapia. Questo emerge da un’analisi recentemente pubblicata sul Graefe's Archive for Clinical and Experimental Ophthalmology dal Prof. Paolo Lanzetta.
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