Nuovi dati dal trial clinico di fase II STAIRWAY, recentemente presentati al congresso dell’American
Academy of Ophthalmology, hanno dimostrato l’efficacia del faricimab nell’inibire sia l’angioproteina-2 che
il VEGF-A in pazienti con AMD neovascolare.
Il faricimab è il primo anticorpo bispecifico disegnato per legarsi simultaneamente all’angioproteina-2 (Ang-
2) e al VEGF-A, contrastando così la doppia componente angiogenetica e infiammatoria della malattia.
I nuovi dati dello studio hanno dimostrato il potenziale prolungamento dell’effetto del farmaco in dosaggio
6mg. Dopo le prime 4 iniezioni mensili, l’intervallo per il ritrattamento è stato esteso a 12 settimane e
successivamente a 16 settimane nei pazienti con adeguata soppressione dell’attività della malattia.
Al primo intervallo di 16 settimane, ridotta attività della lesione neovascolare è stata riportata nel 65% dei
pazienti trattati con faricimab. Il recupero di acuità visiva è risultato paragonabile a quello ottenuto con la
somministazione mensile di ranibizumab sia nei pazienti trattati ad intervalli di 12 settimane che in quelli in
cui l’intervallo è stato prolungato a 16 settimane. La clearance del faricimab è risultata essere più lenta
rispetto al ranibizumab.
La maggiore durata di effetto del farmaco potrebbe essere legata al maggiore effetto stabilizzante
dell’azione simultanea su Ang-2 and VEGF-A.